Lisimaco | ||
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Nome originale | Lysimachus | |
Ultima apparizione | Libertà Amara La Maschera di Diana (Menzionato) | |
Relazioni | Vezio (Padrone) Solonio (Padrone) Ashur (Rivale) | |
Stato | Deceduto | |
Attore | Non Accreditato |
Lisimaco è un gladiatore della Casa di Vezio e successivamente della Casa di Solonio quando quest'ultimo acquisisce tutte le proprietà del giovane lanista, è apparso esclusivamente in Spartacus: Gli Dei dell'Arena.
Apparenza Fisica[]
Lisimaco è un gladiatore di media statura ed un fisico moderatamente muscoloso.
Possiede lo stile del Mirmillone quindi è equipaggiato con una lunga manica formata da lastre d'acciaio che ricopre per intero il braccio destro e concludendosi con una spalliera, la vita è circondata da un largo cinturone con impresso al centro una testa di leone, due cavigliere più fini del normale e che raggiungono comunque il ginocchio, per concludere un piccolo laccio legato al braccio sinistro per identificarlo con i membri della sua Casa ed un elmo largo e corto, la base si estende orizzontalmente lasciano scoperto il collo, la visiera ricopre interamente il volto ma dotata di numerosi fori per la visuale ed infine un alto cimiero di colore nero.
Abilità nel Combattimento[]
Lisimaco combatte nello stile del Mirmillone ed è dotato di una spada e di un largo scudo rettangolare.
L'abilità di Lisimaco nel combattimento non può essere giudicata visti i pochi secondi in cui appare ma si possono notare le numerose ferite che compaiono sia nel corpo di Ashur che nel suo, oltretutto il siriano si mostra senza elmo e del sangue che scende dalla sua testa quindi probabilmente Lisimaco è riuscito a colpirlo e farglielo cadere come è successo nello stesso identico modo contro Kleitos.
Comunque sia il livello di Lisimaco non sembra essere molto alto vista la posizione che ricopre nella lista dei combattimenti facendo coppia con lottatori alle prime esperienze nell'arena come Ashur, Dagan o Crisso durante gli incontri iniziali.
Gli Dei dell'Arena[]
Lisimaco compare opposto ad Ashur nei combattimenti iniziali della Nuova Arena quando l'incontro è ormai alle battute finali.
I due lottatori copiosamente stanchi e feriti cercano la possibilità di sferrare il colpo finale quando Ashur in uno scatto di rabbia attacca aggressivamente l'avversario e con velocità apre la difesa di Lisimaco grazie alla spada ed allo scudo per poi con una giravolta lo uccide squarciandogli la gola con un taglio netto.
Sangue e Sabbia[]
Nell'episodio La Maschera di Diana, Ashur in colloquio con Batiato menziona le sue vittorie passate nell'arena compreso Lisimaco per convincere il padrone a riammetterlo nella sua squadra di gladiatori, i suoi sforzi però saranno vani visto il bisogno di Batiato delle capacità intellettive di Ashur per i suoi futuri affari.
Note[]
- Il nome di Lisimaco è probabilmente un riferimento all'omonima guardia del corpo di Alessandro Magno che fu Re di Tracia, della Macedonia e dell'Asia Minore per indicare la possibile origine del gladiatore, stessa cosa per l'immagine della testa di leone nel cinturone per richiamare la famosa leggenda in cui Lisimaco avrebbe salvato il suo amico e compagno Alessandro Magno dopo essere stato assalito da un leone durante una battuta di caccia in Siria nel 332 a.C. ed averlo ucciso riportando numerose ferite, per coincidenza anche sullo scudo di Ashur è riportata la figura di un leone.