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Paterfamilias
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Titolo originale Paterfamilias
Numero 0x03
Data 4 Febbraio 2011 (USA)
8 Settembre 2011 (Italia)
Writer Aaron Helbing & Todd Helbing
Director Michael Hurst
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"Paterfamilias" è il terzo episodio di Spartacus: Gli Dei dell'Arena ed il sedicesimo dell'intera serie.

Trama[]

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Batiato dal balcone della sua casa che si affaccia sul campo di allenamento dei suoi gladiatori presenta a tutti la nuova investitura da Maestro per Enomao e la partecipazione di Gannicus come Campione della Casa di Batiato nell'incontro finale dei Giochi della Nuova Arena. I due vengono successivamente acclamati entrambi mentre Gannicus e Melitta trovano molto imbarazzo nell'incrociare i loro sguardi a causa dell'accaduto precedente per colpa di Varo. All'interno della villa poco dopo, Batiato, Lucrezia e Gaia festeggiano con vino e sesso insieme, quando

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Tito di ritorno dalla Sicilia

all'improvviso vengono sorpresi da Tito, il padre di Quinto e padrone di casa. Dopo averlo convocato nella sua stanza di lavoro Batiato viene rimproverato dal padre per aver fatto cadere così in basso il buon nome della sua casa e dello scontro che c'è stato tra lui e Tullio venendone informato da Solonio, infine gli dice che è ritornato per sistemare le cose ma Batiato gli descrive di come è riuscito a far partecipare Gannicus nell'incontro finale dei Giochi ma suo padre ride di lui dicendo che Gannicus non se lo merita perché è una nullità e che molti altri come Auctus sono migliori di lui.

Nel frattempo al ludus Barca offre due scodelle di cibo ad Ashur e Dagan come era già accaduto in precedenza trattandoli come suoi confratelli, appena mangiano però Ashur sputa il cibo e Barca afferma che ancora una volta ha urinato dentro le scodelle ed i due vengono derisi da tutti gli altri gladiatori, Ashur protesta dicendo che adesso anche loro hanno il Marchio ma Auctus gli risponde che comunque non se lo sono meritato senza la prova finale, qualche istante dopo Tito raggiunge i gladiatori per salutarli di cui qualcuno calorosamente e soprattutto è contento di vedere Enomao scoprendolo nel nuovo ruolo di Maestro e lo invita a fare due chiacchiere insieme ricordando i vecchi tempi, invece Lucrezia e Gaia vengono trattate freddamente visto l'inconveniente iniziale.

La mattina seguente Enomao fatica a mantenere l'ordine tra i gladiatori non essendo ancora stato riconosciuto da tutti nel suo nuovo ruolo specialmente da Barca che si rifiuta di allenarsi con Crisso, Tito però gli ordina di fare come

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Enomao gli dice e lui obbedisce, alcuni secondo dopo si rivolge anche a Melitta in maniera molto amichevole, durante l'allenamento Crisso si trova in grande difficoltà con lo stile di Barca che brandisce la lancia e viene più volte sbattuto a terra, Enomao interviene dicendo a Crisso di allenarsi da solo al palo ed invita Gannicus a dargli dei consigli, quando i due parlano Gannicus gli dice che ha combattuto con più abilità contro di lui e Crisso risponde che combattere con un avversario con la lancia lo mette in difficoltà allora Gannicus gli consiglia di fare come ha fatto con lui, cercare di disarmarlo visto che al confronto delle due spade senza la lancia rimarrebbe armato soltanto lui.

Tito insieme a Batiato vanno in città per incontrare Tullio e Vezio nel tentativo di sistemare la situazione e gli errori di suo figlio, nella macelleria di Tullio sia lui ma soprattutto Vezio accusano Batiato dell'aggressione ricevuta dal giovane lanista ma Batiato nega venendo rimproverato costantemente da suo padre fino a che non lo invita ad aspettarlo fuori dove incontra Solonio chiedendo il motivo per cui ha avvertito suo padre, quando poi i due finiscono di parlare Tullio invita Solonio per discutere di accordi futuri sotto lo sguardo sospettoso di Batiato, Tito poi riferisce al figlio di aver tolto come voleva Gannicus dall'incontro finale con grande rammarico del figlio scegliendo contemporaneamente anche i gladiatori che prenderanno parte al combattimento molto meno importante del mezzogiorno. Poco dopo i quattro gladiatori vengono annunciati e sono: Barca che affronta Gneo, e Auctus che affronta Crisso. Alla conoscenza del verdetto Auctus dichiara tutto il suo fastidio nel dover affrontare una recluta nell'arena per poi finire consolato dal suo amante.

Lucrezia e Gaia si rilassano nella villa quando Varo ed il suo amico Cossuzio arrivano senza preavviso, Cossuzio avendo sentito dei piaceri che hanno avuto luogo alla presenza di Varo dichiara di volerli vedere anche lui stesso. Lucrezia a quel punto cerca di spiegare che la prestazione era stata un evento speciale per evitare nuovamente l'accaduto

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sapendo dell'unione tra Melitta ed Enomao ma Varo minaccia di togliere Gannicus dall'incontro finale allora per risolvere la situazione Lucrezia accetta dicendo però di cambiare i partecipanti per non ripetere la stessa cosa offrendo Naevia e Diona che sono ancora vergini. La scelta di Cossuzio cade su Diona e come controparte viene scelto Rhaskos ancora sporco dopo l'allenamento dicendo che è quello che vuole per rappresentare tutto quello che è grottesco nella vita invece Diona che rappresenta la purezza. I due cominciano a fare sesso con le istruzioni di Cossuzio e la sofferenza di Diona appare sul suo viso fino a che anche lui partecipa ed appena finito raggiunge gli altri ringraziando e riconoscendo i meriti della Casa e poi insieme a Varo se ne vanno, Naevia rimane ad aspettare Diona che esce dalla stanza sconvolta e con vari lividi sul volto. Nella loro cella Auctus e Barca si accorgono della mancanza dei loro piccioni che stavano allevando e notano poi che nella sala del pranzo Ashur e Dagan stufi di non mangiare per il cibo rovinato divorano gli uccelli che avevano

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rubato, questo causa una furiosa rissa tra i gladiatori, Enomao cerca di intervenire per calmare i lottatori ma viene colpito ed Ashur chiede aiuto a Crisso ma lui rifiuta di combattere dicendo di essere ancora una recluta, lo scontro termina poi quando Tito ed il figlio ritornano nel ludus ed il padrone afferma di nuovo della caduta in basso della scuola di addestramento ed è per questo che non combatteranno nell'incontro finale dei Giochi con il fastidio di Gannicus per la mancata occasione. Più tardi durante la sera Tito parlando con il figlio gli lancia una specie di sfida dicendo che nei Giochi vedranno se vincerà Auctus addestrato da lui oppure Crisso che è stato acquistato dal figlio.

Il giorno successivo Crisso, Gneo, Barca e Auctus raggiungono la città per combattere nella piccola arena, arrivati sul posto Gannicus che è stato l'unico ad aver trattato sempre con rispetto Crisso lo saluta per l'eventuale rischio di perdere la vita nell'arena ed Enomao gli dice di combattere con onore e se necessario di morire nello stesso modo, anche Batiato lo incoraggia a vincere così da guadagnarsi finalmente il Marchio della Confraternita.

Barca e Gneo sono i primi a combattere, quest'ultimo si dimostra inferiore nel combattimento e viene sconfitto, Barca lo tiene con la spada alla gola aspettando il verdetto e Varo decide di lasciarlo vivere ricordando tutto quello che Batiato ha fatto per lui.

Tito su suggerimento dello stesso Magistrato presenta l'incontro finale tra Auctus e Crisso, Auctus brandisce una lancia e Crisso è ancora inesperto contro quell'arma ed infatti all'inizio, il talento e l'esperienza del compagno di Barca lo portano in posizione di vantaggio con facilità e ferendo Crisso nel petto, quest'ultimo rimane sempre sulla difensiva parando i colpi di lancia con un grande scudo rettangolare, Auctus allora si lancia in un attacco fatale, afferra Crisso dall'elmo gettandolo a terra e poi lo colpisce con la lancia che si conficca nello scudo con la punta che arriva a pochi centimetri dalla faccia di Crisso, nel frattempo la recluta si ricorda delle parole di Gannicus e con la spada spezza la lancia dell'avversario a metà allora Auctus prova a colpirlo con la rimanente spada corta ma con un movimento deciso Crisso riesce di nuovo a disarmarlo togliendoli pure l'elmo, Auctus evita un colpo e con una capriola recupera la spada e l'elmo che anche Crisso aveva perduto, a questo punto i due sono alla pari ma Crisso più abile con la spada prende il sopravvento colpendo con l'elmo la faccia dell'avversario fino a che, dopo aver evitato un altro lo trafigge mortalmente da parte a parte. Auctus con un ultimo respiro gli dice che Barca gli aveva insegnato bene poi cade a terra incrociando per l'ultima volta lo sguardo affranto di Barca. Crisso viene acclamato dal pubblico e si gode a pieno la gloria che aveva sempre desiderato ed anche Batiato esprime la sua soddisfazione a suo padre.

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Crisso riceve il Marchio della Confraternita

La sera ritornati al ludus Crisso recita il giuramento ricevendo il Marchio della Confraternita e venendo salutato e congratulato dagli altri gladiatori, anche Barca nonostante avesse ucciso il suo amante gli porta rispetto salutandolo.

Più tardi Tito ammette a Batiato che aveva sottovalutato Crisso e suo figlio stesso, Quinto che desidera avere di nuovo il ludus sotto controllo afferma al padre che gli mancherà quando ritornerà in Sicilia ma Tito gli risponde che non ha nessuna intenzione di andarsene, Batiato allora gli chiede della sua salute ma il padre gli risponde che i Giochi gli hanno ridato quel vigore e quell'entusiasmo che aveva perso e quindi decide di rimanere fino alla morte e lo sguardo finale di Batiato dimostra tutto il suo ingombrante fastidio.

Note[]

  • Per questo episodio è stata
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    Randy Santel insieme a Lucy Lawless dietro le quinte

    indetta dalla Starz una competizione chiamata "The Spartacus Challenge" dove il vincitore avrebbe interpretato il ruolo di comparsa come gladiatore della Casa di Batiato, la sfida consisteva nella migliore trasformazione del corpo in 12 settimane e la vittoria è andata al mangiatore professionista e bodybuilder neozelandese Randy Santel.
  • Le parole di Enomao al momento dell'investitura: "Il tuo volere, le mie mani" sono le stesse già pronunciate da Enomao nell'episodio "Il Giuramento dei Gladiatori" di Spartacus: Sangue e Sabbia.
  • Le prime parole di Ashur "mi dispiace per il rancio, Barca lo trova divertente, almeno non c'ha pisciato dentro, sapessi che saporaccio" verso Spartacus durante l'episodio "Il Giuramento dei Gladiatori" è riferito a quanto accaduto proprio durante il pranzo.
  • Nello script originale, era stabilito che Gneo avrebbe dovuto giacere con Diona in seguito all'ordine di Cossuzio, tuttavia l'interprete Raicho Vasilev ha rifiutato non sentendosi a suo agio nel girare una scena in cui una donna veniva violentata ed il suo posto è stato presto da Rhaskos interpretato da Ioane King.
  • La parola "Paterfamilias" è lo stesso titolo con cui si identifica Batiato nell'episodio "Le Fosse dell'Ade" di Spartacus: Sangue e Sabbia.
  • Nella versione originale, durante il combattimento tra Crisso e Auctus se si ascolta attentamente si può notare la voce di una persona del pubblico che invoca il nome di Crisso, la stessa persona si può sentire tra il pubblico nel ritorno nell'arena di Crisso nel combattimento contro Pericle nell'episodio "La Ferita" di Spartacus: Sangue e Sabbia.
  • Durante il combattimento finale tra Crisso ed Auctus, possiamo udire delle parole in lingua araba quando quest'ultimo viene gettato con un calcio sulla parete dell'arena che in inglese può essere tradotto in "My life is over" ovvero "La mia vita è finita" preannunciando la morte del personaggio.
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