Cassius | ||
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Ultima apparizione | Decimazione | |
Relazioni | Fabia (Sorella) | |
Stato | Deceduto | |
Attore | Jordan Mooney |
Cassius è un cittadino romano che vive insieme alla sorella Fabia nella città di Sinuessa ed apparso esclusivamente in Spartacus: La Guerra dei Dannati.
Apparenza Fisica[]
Cassius è un ragazzo giovane, magro ed abbastanza alto, possiede come segno distintivo dei lunghi e folti capelli ricci di colore castano.
La Guerra dei Dannati[]
Cassius compare per la prima volta mentre Laeta sta distribuendo del pane ai cittadini prigionieri dei ribelli dopo la conquista di Sinuessa ed il ragazzo le chiede notizie di sua sorella Fabia da cui è stato separato in precedenza.
Poco tempo dopo Cassius cerca di nuovo di avere informazioni su sua sorella ma Brizius lo colpisce duramente fino a che è necessario l'intervento di Gannicus e Saxa per salvargli la vita. Il ragazzo a questo punto approfitta della situazione per chiedere la stessa cosa anche a loro e Gannicus impietosito dal suo sguardo gli conferma che non l'ha mai vista mentre Saxa lo minaccia con il suo pugnale intimandogli di non dare più fastidio a nessuno.
Quando il corpo di Fabia ormai senza vita viene gettato nella piazza da Nemetes davanti a tutti gli altri compagni, Cassius riconosce subito il viso di sua sorella e si getta su di lei in preda allo sconforto.
Dopodiché Gannicus e Crisso innescano una rissa aizzati da Cesare e nella confusione generale, Cassius decide di vendicarsi quindi senza essere notato attorciglia la catena delle sue manette al collo di Nemetes tentando di strozzarlo. Cesare a quel punto, mentre si aggira tra la folla, tira fuori un coltello con l'intenzione di farla pagare lui stesso al Germano per quello che ha fatto alla ragazza ma subito dopo cambia idea a causa del suo piano segreto e scaglia il pugnale verso Cassius uccidendolo all'istante e guadagnandosi così l'intera fiducia di Nemetes.
Note[]
- Il nome di riferimento Cassius o italianizzato Cassio era comune in epoca romana ma quasi sempre a questo si fa riferimento al console Gaio Cassio Longino, console di Roma che prese parte insieme a Crasso alla guerra contro i Parti e sopravvisse al disastro di Carre, successivamente a causa della guerra civile si avvicinò alla parte politica di Giulio Cesare ma poi fu uno dei promotori insieme a Marco Giunio Bruto, figlio adottivo del dittatore alla congiura nei suoi confronti e la sua uccisione alle Idi di Marzo del 44 a.C. Al termine del complotto ottenne successi importanti in Oriente contro le armate di Marco Antonio fino a che non fu sconfitto definitivamente nella battaglia di Filippi dallo stesso Marco Antonio ed Ottaviano che lo portarono al suicidio nel 42 a.C.